Oggi vi parlo di uno dei sentieri poco battuti delle Cinque Terre ma suggestivo sia per i panorami che offre sia per la storia che ci racconta.
Il percorso che collega infatti Vernazza a Monterosso sui sentieri verticali, é un viaggio nel monachesimo ligure.
La particolarità infatti di questo hiking è, non solo visitare i due famosi borghi delle Cinque Terre, ma soprattutto raggiungere i loro Santuari mariani dove originariamente erano gli antichi nuclei abitativi prima che la popolazione decidesse di trasferirsi sul mare per praticare la pesca e dar vita agli spettacolari insediamenti nel lembo di costa.
Il nostro itinerario parte dall abitato di Vernazza , prendendo la scalinata segnata come sentiero n.508, tra ulivi e vigneti percorriamo una delle più antiche mulattiere dove possiamo ammirare le antiche stazioni in marmo della via Crucis.
Arrivati alla chiesa di San Bernardo, ecco di fronte a noi la bellissima visuale di Vernazza col suo porticciolo ed il castello Doria.
L’ entrata al Santuario è suggestiva e mistica, la chiesa infatti è collocata in un parco di lecci dove sopratutto d estate è piacevole riposarsi alla loro ombra.
Non possiamo non notare ,proprio all’entrata, la grotta con all’ interno il mascherone di marmo da cui zampilla l’ acqua e al di sotto una vasca, habitat naturale per le piante di capelvenere.
Trekking guidato Levanto Monterosso
- 92
- 5 h.
- 9.30 am
Trekking da Vernazza a Monterosso
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- 9.30 am
Le Cinque Terre in un giorno
- 130€
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Trekking Riomaggiore Manarola
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Trekking sul sentiero dell’Infinito
- 85
- 6 h.
- 9.30 am
La Chiesa, che risale all epoca romanica, custodisce al suo interno l’ immagine della Vergine nera con il bambino Gesù che, secondo la leggenda, venne fatta da San Luca ma che invece é proveniente da scuola genovese del XIV secolo.
Sulle pareti molti ex- voto testimonianza di come i Santuari delle Cinque Terre fossero luoghi di culto speciali, mete di pellegrinaggi ma che evidenziano soprattutto il forte legame della popolazione con questi luoghi nei momenti di avversità.
Sul sagrato della chiesa, tra lecci ed ippocastani, si trova il più antico cipresso secolare della Liguria proprio vicino all ingresso della chiesa vicino troviamo la tomba con un simbolo templare che la tradizione attribuisce ad un crociato.
Da Reggio continuiamo in salita e, prendendo la traccia 582 ,un piacevole sentiero panoramico immerso nella macchia mediterranea dove, in primavera, in una giornata di sole notiamo il giallo della ginestra che contrasta con l azzurro del cielo e del mare ,sotto di noi il paese di Vernazza che vediamo in lontananza.
Il sentiero procede con poco dislivello e con continui panorami mozzafiato eccetto la piccola salita nella zona di Linaro.
Tra corbezzoli e macchia mediterranea raggiungiamo la provinciale e da qui in direzione sud- ovest dopo circa 2 km, percorrendo il sentiero 591, che coincide con la strada asfaltata, arriviamo al Santuario di Soviore incastonato in un parco di cipressi e lecci secolari.
Quello di Soviore è il più antico Santuario ligure, citato in un documento del 1225.
All’epoca della Peste Nera venne attrezzato come ricovero dei pellegrini che transitavano lungo la via che da Roma portava a Santiago di Compostela e viceversa.
All’interno, oltre ai tradizionali ex voto , un organo Agati del 1834 e sull altare la statua lignea della Madonna di origine nord europea del XV secolo che regge sulle ginocchia il Cristo morto
Di pregio il portale ogivale che reca al centro un bassorilievo marmoreo con la Madonna Addolorata sormontato da un rosone gotico.
Il campanile invece é di epoca romanica coronato da una guglia e aperto da bifore.
Dal sagrato ammiriamo il panorama spettacolare sul mare che spazia sulla costa fino al promontorio di Portofino
Dal piazzale di Soviore scendiamo percorrendo l antica mulattiera n 509 che lo collega al centro di Monterosso.
In località Santa Maddalena troviamo la Cappella del Ritrovanento dove ,secondo la tradizione, venne ritrovata nel 740 l immagine della Madonna conservata nel Santuario.
Proseguendo tra castagni ed acacie scendiamo incontrando alcune fermate della vecchia Via Crucis ,superati vigneti e limoneti ,raggiungiamo una croce in ferro battuto che ricorda il tradizionale utilizzo di questo percorso per la processione del Venerdì Santo ,dopo poco l arrivo nel centro storico di Monterosso.