Il Sentiero dell’Infinito, suggestioni delle Cinque Terre

Il Sentiero dell’Infinito, da Riomaggiore a Portovenere é uno dei percorsi più suggestivi ed interessanti della Liguria di Levante sia dal punto di vista naturalistico che storico. Si snoda per 13 km con un dislivello di 850 mt e si percorre in circa 6 ore, chi è amante dell’hiking non può non fare questa esperienza nelle Cinque Terre.

Anche con il cielo più cupo il panorama dei terrazzamenti delle Cinque Terre parla da solo

Il percorso  attraversa due importanti parchi, il “Parco Nazionale delle Cinque Terre” e il “Parco Regionale di Portovenere ” in un susseguirsi di paesaggi molto diversi ma alquanto suggestivi. Si parte da Riomaggiore, precisamente da località Lavaccio, percorrendo un’antica mulattiera con edicole votive dedicate alla Madonna chiamata Via Grande che inizia con una impegnativa scalinata nel bosco.

Ci troviamo nell’importante geosito  chiamato “area zonata di Riomaggiore“, le stratificazioni verticali di arenaria caratterizzano infatti il paesaggio di questo tratto di costa.

Salendo lungo il sentiero, attraversiamo la “valle dei Mulini” tra i tipici terrazzamenti che oggi sono in parte abbandonati ma sorretti ancora dai caratteristici muretti a secco.

Ci troviamo in una zona particolarmente umida attorno a noi, sui muri  ,la tipica vegetazione  come la felce aquilina,l ombelico di Venere  non mancano maestosi lecci e qualche castagno che è stato qui coltivato perché molti anni fa , i contadini ne ricavassero la farina necessaria per la  loro sussistenza.

La nostra prima tappa é il Santuario di Montenero, a circa 360 mt di altezza , il panorama è  uno dei più belli delle Cinque Terre.

Da un lato il Promontorio di Portovenere e le isole dall altro lo sguardo riesce ad abbracciare l intera costa fino a Punta Mesco.

Essa si presenta con falesie e piccoli promontori strapiombanti sul mare,le rocce affiorano modellate dai flutti e caratterizzate da fratture lungo tutta la parete.

Lo sguardo tende sempre all’Infinito sul magnifico percorso da Riomaggiore a Manarola

Il Santuario ,con la sua particolare facciata bianca, si affaccia sul mare  maestoso, il primo documento di cui si ha notizia di esso è  del 1300 però si pensa che già prima della chiesa, sullo stesso posto, sorgesse un oratorio da sempre punto di riferimento non solo per Riomaggiore ma anche per i paesi vicini come Biassa.

Dal santuario continuiamo a salire attraversando tipici filari di vigneti immersi in una rigogliosa macchia mediterranea .

Tanti i colori che ci accompagnano, il giallo della ginestra,il bianco dell erica e del cisto e poi ancora  l alaterno,il lentisco e la salsapariglia. 

Raggiunto così il colle del Telegrafo, punto piu alto della nostra escursione, proseguiamo in un bosco di lecci  e proprio scendendo verso Campiglia possiamo osservare anche delle sughere , pianta inusuali di questi luoghi, forse necessarie per ricavarne dai legni oggetti per la pesca.

Arrivati alla chiesa di Santa Caterina é d obbligo una sosta al balcone panoramico che si apre sul mare aperto prima di riprendere i nostri passi ed affrontare l ultimo tratto dell escursione, il più impegnativo ma anche il più spettacolare. 

Proseguendo sul sentiero AV5T superiamo un antico mulino e, tra pini marittimi e rocce di colore rossastro che sono tipiche di questo piccolo tratto del percorso, eccoci alla località Bocca del Cavallin. 

Proprio da qui ha inizio la ripida discesa su rocce calcaree  dinanzi a noi scenografiche falesie ,mare aperto e il monte Muzzerone.

In località Pitone il panorama è da cartolina e d obbligo la foto.

La località Pitone è una delle più scengrafiche per scattare le foto migliori

Proseguiamo tra profumi di finocchio marino ed elicriso ,in cielo tanti gabbiani reali ed ecco che 

Improvvisamente appare la  Chiesa di San Pietro che si erge sullo sperone roccioso che domina il mare, un immagine che ci emoziona.

Non resta che  superato il Castello, percorrere la scalinata che ci condurrà alla piazza del paese dove concludiamo così la nostra camminata. 

San Pietro a Portovenere appare nella sua straordinaria bellezza

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