Nella vecchia ferrovia, la pista ciclopedonale Levanto – Framura

Il percorso Maremonti corre lungo la linea ferroviaria di un tempo.

Uno dei percorsi più suggestivi da fare nelle Cinque Terre è il percorso ciclopedonale tra le cittadine di Levanto e Framura, anche detto Maremonti, che corre lungo quella che un tempo era la linea ferroviaria tra Pisa e Genova.

La ferrovia delle Cinque Terre

La ferrovia delle Cinque Terre è conosciuta per la sua corsa lungo la costa e per regalare una sempre sorprendente vista sul mare negli scorci che si aprono tra le tante gallerie. I cinque famosi paesi sono tutti attraversati dal treno proprio nel loro centro, ma nella località di Levanto il percorso della strada ferrata si sposta verso l’entroterra.

Un tratto della ferrovia delle Cinque Terre a picco sul mare


Ma non è sempre stato così.

La linea ferroviaria che univa Pisa e Genova era un tempo considerata un vero prodigio di costruzione e tecnologia per il suo passaggio ardimentoso sulla costa rocciosa e verticale sul mare. Uno percorso a binario unico che attraversava tutti i paesi, compresi quelli non propriamente delle Cinque Terre, oltre Punta Mesco: Levanto, Bonassola e Framura. Questi tre paesi, però, a differenza degli altri, hanno la possibilità di utilizzare maggiore spazio verso l’interno, ed ecco perché è stata costruita una ferrovia a più binari e stazioni più grandi nel tratto che li unisce.

Sotto le ben riconoscibili gallerie ferroviarie a ogiva della vecchia ferrovia oggi non sfrecciano i treni ma le biciclette, gli skate, i runner. Dove c’erano i binari, una lunga striscia di asfalto pianeggiante permette di camminare tra località separate dai monti e altrimenti difficilmente raggiungibili a piedi.
Un percorso facile e affascinante, vediamo perché.

Luce e ombra, meraviglia e frescura

Le gallerie ben pulite e della pista ciclopedonale tra Levanto e Framura sono perfettamente illuminate e sono il modo migliore per raggiungere a piedi le località di Levanto, Bonassola e Framura collegate dalla stretta striscia di asfalto.
Il percorso è un alternarsi di tratti all’ombra delle gallerie e tratti all’esterno, dove la luce del sole e il turchese del mare sorprendono ogni volta lo sguardo. In molti si fermano per scendere verso le calette rocciose della costa, raggiungibili solo dalle scale che scendono proprio da questo tratto di antica ferrovia.

E nella calura dell’estate, quando il solleone rende impossibile rimanere in spiaggia alle Cinque Terre, le gallerie della pista ciclopedonale sono anche un luogo in cui cercare il fresco. Le temperature si abbassano infatti notevolmente dentro ai tunnel della vecchia ferrovia, tanto da richiedere di mettere su una maglia in più se si va in autunno o primavera, e correndo sulla bici lungo il percorso, difficilmente si suda troppo, anche nelle giornate più calde.
C’è chi dice che in inverno, invece, la temperatura delle gallerie è più calda rispetto ai tratti all’esterno, come succede nelle buone cantine. Sarà vero?

Dove inizia la pista ciclopedonale tra Levanto e Framura e quanto è lunga?

Si può partire, ovviamente, sia da Levanto che da Framura.
A Levanto, il punto di inizio si trova al parcheggio sopraelevato all’altezza della vecchia stazione di Levanto, che era situata proprio sopra la spiaggia. Si vede ancora il cartello della stazione di Levanto.

Il vecchio segno della stazione di Levanto all’inizio della pista ciclopedonale Levanto Framura

Anche a Framura il punto di partenza si trova nei pressi vecchia stazione, sove oggi è anche possibile noleggiare bici, all’altezza del porticciolo e dello scoglio con la Madonnina, detto “Ciamia”. Poco oltre (o prima, se si viene da Genova) si trova l’attuale stazione di Framura, in località Torsei.

Il percorso è lungo circa 5 km, ed è perfettamente fattibile a tutti, l’importante è che si vada senza motore!


E in mezzo, la bonaccia di Bonassola

Circa a metà del percorso, uscendo da uno dei tunnel, all’improvviso si apre la baia di Bonassola.
Pare che una delle teorie sul nome di questo borgo abbia a che fare con il termine “bonaccia“, per l’accoglienza di questa insenatura facilmente abbordabile per le barche che arrivano dal mare aperto.
Un golfo piccolo e ospitale, e davvero meraviglioso.

Questa versione del nome (altri più accreditati sono Vallis Bonazolae, Bulnetia) ci appare si addica perfettamente al luogo anche arrivando dalla ferrovia. Bonassola si distingue per la dolcezza delle sue colline verdissime, la grande spiaggia e il suo mare incredibile.
Il piccolo borgo merita una visita tra le sue case allegre e colorate, per mangiare un pezzo di focaccia e magari arrivare proprio fino alla punta occidentale della baia, lungo un percorso all’ombra di pini marittimi, che porta all’estremità della baia contrassegnata anch’essa dalla presenza di una piccola cappella dedicata alla Madonna.

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