Tra i negozi di moda, gelaterie e bar che ammiccano al passeggio lungo Via del Prione, nel centro storico della Spezia, forse potrai notare un murale con gli occhi sorridenti di un bambino.
Si tratta di un nuovo luogo della memoria per la città, recentemente restaurato, che racconta un capitolo significativo della sua storia, il Rifugio Antiaereo Quintino Sella.
Durante i drammatici bombardamenti che hanno colpito Spezia nel corso della seconda guerra mondiale, questo luogo ha protetto circa 6500 persone, e si trasforma oggi in un museo “esperienziale”, che permette di rivivere l’atmosfera di quei terribili momenti non solo attraverso il racconto dei pannelli fotografici e descrittivi, ma anche con una ricostruzione sensoriale dei bombardamenti.
La Spezia e la guerra
Il Rifugio Quintino Sella rappresenta uno dei più grandi rifugi antiaerei del Golfo della Spezia, integrato in una rete di oltre 150 strutture simili. Dopo decenni di oblio, questo spazio è stato riscoperto e valorizzato, diventando una testimonianza viva della storia cittadina e del suo destino strettamente legato alla guerra.
I bombardamenti che sulla Spezia furono particolarmente violenti, in particolare per il centro storico della città, tra i più devastanti che hanno colpito l’Italia nel corso del secondo conflitto mondiale. I maggiori furono quelli del 14 e 19 aprile e del 2, 12, 19 e 22 maggio 1944, e colpirono in particolare l’arsenale marittimo, le officine meccaniche dell’O.T.O e il porto.
L’arsenale della Marina Militare, fortemente voluto da Camillo Benso Conte di Cavour nel 1862 per la presenza di un porto naturalmente protetto, costituiva un fiore all’occhiello per la cantieristica navale bellica e non solo.
Se nei primi anni del ‘900 queste infrastrutture portarono alla crescita demografica e architettonica della città, durante la Seconda Guerra Mondiale fu proprio la presenza di questi luoghi strategici che resero la città un obiettivo strategico da distruggere, non solo da parte delle forze alleate, ma sistematicamente anche dai tedeschi in fuga nell’ultimo tratto del conflitto.
Un Restauro innovativo e commemorativo per la storia della città.
Non è solo la guerra protagonista della visita al Rifugio Quintino Sella dopo il suo restauro appena completato. Due installazioni multimediali immersive narrano la storia di Spezia dal Trecento al Novecento. Il visitatore viene guidato attraverso vicende storiche locali, dagli echi di Simon Boccanegra al corsaro Gattilusio, arrivando fino ai più recenti orrori della guerra. Il punto culminante del percorso è l’installazione “Sotto le bombe – La Spezia 18 aprile 1943”, che ricostruisce il bombardamento del 18 aprile 1943, un momento di grande intensità emotiva che utilizza luci e suoni per ricreare l’atmosfera dell’epoca.
Arte e memoria: Il contributo di Ozmo
Quegli occhi che invitano dal passeggio alla scoperta sono opera di Ozmo, uno degli esponenti principali dell’arte pubblica in Italia, a cui l’amministrazione comunqle ha affidato la realizzazione di un’opera artistica all’ingresso del Rifugio. L’opera di Ozmo non è solo un’aggiunta estetica; è un dialogo tra il contesto urbano e i suoi osservatori, un invito a riflettere sulla pace e sull’unione tra i popoli, sottolineando l’importanza della memoria collettiva e del superamento dei conflitti.
Quando visitare il Rifugio antiaereo Quintino Sella
Al momento il rifugio è aperto nei fine settimana:
il Venerdì e il Sabato dalle 17 alle 19
la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Degustazione di birra artigianale
- 15
- 1,5 h.
- A scelta
Alle Cinque Terre col Fotografo
- 400
- 1,5 h
- 5 pm
Degustazione Vino delle Cinque Terre
- 52
- 1,5 h
- 5 pm
In barca a Vela nel Golfo dei Poeti
- 110
- 8 h.
- 10 am
Tour in Kayak guidato da Lerici
- 65 €
- 3 h
- 4.30 pm
In barca a Vela nel Golfo dei Poeti
- 110
- 8 h.
- 10 am
Crea il tuo profumo in Val di Vara
- 80
- 3 h.
- 10.30 am o 3.30 pm
Degustazione Vino delle Cinque Terre
- 52
- 1,5 h
- 5 pm