Der Lemons Spot ist den vielen Tourismusanbietern gewidmet, die sich für einen lächelnden und nachhaltigen Empfang einsetzen.
Wenn es wahr ist, dass wir in Ligurien dafür bekannt sind, unwirtlich, lässlich, faul und nicht sehr großzügig zu sein, wissen wir in Wirklichkeit, dass dies nur eine Schale ist, die Schale von Zitronen, hart und rau, die viel Gutes enthält. Oftmals ist es auch eine Reaktion auf das Bedürfnis nach einem unaufrichtigen Angebot.
Wir verstehen das Gebiet der Cinque Terre als umfassender, einschließlich des Golfs der Dichter, der Stadt Spezia und der verschiedenen Hinterländer, aber noch mehr als Symbol für Orte, die im Vergleich zu ihrer Aufnahmekapazität immer empfindlicher und einem erheblichen „Stress“ ausgesetzt sind, was eine selektivere und sorgfältigere Herangehensweise unter Berücksichtigung ihrer Natur und ihrer Zerbrechlichkeit erfordern würde.
Wir lassen uns von Eugenio Montales Zitronen inspirieren, aber auch von den Skizzen der Caruggi-Piraten, die die ligurische Gastfreundschaft berühmt machten.
Wir laden alle Betreiber, die dabei sein möchten, ein, mitzumachen, um zu zeigen, dass wir auch hier willkommen sind, dass wir so viel mehr haben als den Reiskuchen, der immer zu Ende geht, und dass wir unser Lied spielen können, mit goldenen Trompeten des Sonnenscheins!
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il sussurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara – amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.
I Limoni, Eugenio Montale - Ossi di Seppia, 1921 Tweet